La coscienza morale cristiana
Coscienza: un termine usato con estrema frequenza e per obiettivi diversificati; basta rendersi conto del linguaggio ordinario che usa espressioni talvolta anche colorite quando ci si trova di fronte ad azioni poco corrette!
Educare ad agire con coscienza è la sfida che ogni formatore si trova dinanzi, indipendentemente dall’età dell’interlocutore; l’educazione della coscienza, infatti, costituisce una sfida che non si esaurisce solo in età giovanile, ma che si snoda durante tutta l’esistenza della persona. Da qui la formazione della coscienza, in particolare di una coscienza morale in ambito cristiano. Ecco la sfida raccolta da un professore di Teologia morale, Paolo Carlotti, con il suo recente volume apparso presso la Editrice LAS, dell’Università Salesiana di Roma.
Il professor Carlotti non è nuovo nell’indagine e nell’approfondimento di temi di ordine morale. La sua produzione letteraria è ormai notevolissima. Questa volta nel susseguirsi di 181 pagine egli affronta la problematica relativa alla formazione della coscienza nel dispiegarsi di cinque capitoli.
Una premessa per chiarire cosa si intende per teologia morale e per osservarne le connessioni con altre scienze costituisce il punto di partenza offerto nel primo capitolo. Interessante lo sviluppo del pensiero nel secondo capitolo dove si affronta il tema della coscienza morale «nella contemporaneità». La scansione dei quattro passaggi desta l’attenzione del lettore: «Giocolieri della propria identità; Etsi Deus non daretur; Tra significato e risultato, fini e mezzi; Lo scacco esistenziale e morale». Sono titoli che invitano ad immergersi in un percorso che richiede un’attenzione specifica e una preparazione adeguata.
Il terzo passaggio è un invito a soffermarsi sull’identità della coscienza morale, sul suo profilo, sulla sua dignità ma anche sulla sua erroneità. Da qui lo sviluppo successivo: come formare la coscienza morale? Il percorso è impegnativo; tra l’altro vi entra anche la considerazione circa la dialettica tra mondo affettivo ed emotivo. Finalmente il passaggio ultimo: la coscienza morale cristiana inaugurata dalla Pasqua di Cristo. È da questa sorgente che deriva l’autonomia spirituale della coscienza cristiana, insieme al suo ruolo nella comunione ecclesiale. Il percorso si conclude con un flash sulla «coscienza morale nel magistero di papa Francesco».
In un tempo come il nostro in cui soggettivo ed oggettivo sono in forte dialettica fra di loro, una riflessione come quella offerta da Carlotti costituisce un richiamo e insieme una opportunità per individuare e ricordare quei punti fermi che permettono di stabilire un confronto sereno e oggettivo nell’educazione della coscienza. È il confronto tra il «fai da te» e l’oggettività di un agire secondo una consapevolezza che identifica la personalità cristiana.
Di fronte al mondo giovanile – oggi in particolare – che si ritrova sommerso dai messaggi che provengono da un’infinità di agenzie tramite i social, l’educatore non ha vita facile nel dispiegamento delle sue energie. Si trova infatti a dover rifondare in continuazione quelle che sono le basi di un agire secondo coscienza, è vero, ma secondo una coscienza che richiede di essere adeguatamente formata e rettamente orientata verso il bene. Queste pagine diventano pertanto un’opportunità per ritrovare o per approfondire quei punti di riferimento che abilitino ad un agire secondo retta coscienza.
Il Direttore Spirituale
Prof. Don Manlio Sodi