Don Manlio SodiApprofondimenti

«Santa»: una settimana speciale. Perché?

Tra le 52 settimane che cadenzano lo scorrere degli anni ce n’è una che i cristiani caratterizzano con l’aggettivo «santa». Non è in concorrenza con ben altre «settimane» di relax o di altro, ma la successione di giorni che per il credente in Cristo ricordano e attualizzano gli ultimi momenti della sua vita terrena.

Cosa si ricorda in particolare? E perché? Il popolo cristiano attende la domenica delle palme per accogliere attraverso il ramoscello d’olivo il segno di una benedizione pasquale. La palma benedetta ricorda le palme agitate dai giovani di Gerusalemme nell’accogliere Gesù quando è entrato in Gerusalemme. Ma quella esultanza è subito accompagnata dal senso di tale ingresso: il racconto della Passione aiuta a drammatizzare un gesto e ad accogliere il senso di una Settimana in cui ogni giorno si rivivono situazioni che hanno preceduto e accompagnato e seguito la passione e morte del Salvatore.

Il grande giorno del Giovedì santo è preceduto dalla celebrazione del Crisma. Il vescovo insieme ai sacerdoti della diocesi benedice e consacra gli Oli santi che il giorno seguente accompagneranno l’apertura della Messa nella Cena del Signore. Anche in questo anno risulta impossibile mettere in atto il gesto della lavanda dei piedi, ma rimane più che mai vivo il significato del servizio nella molteplicità dei modi e delle forme che le situazioni sociali ed ambientali impegnano ad attivare.

Nel giorno della Passione e Morte del Salvatore la Chiesa contempla il mistero del prezzo della redenzione; e la Via Crucis offre un linguaggio peculiare per accogliere un Dio che dona la sua vita perché tutti abbiano la Vita.

E finalmente la Veglia pasquale: è il momento in cui la storia trova la sua sintesi attraverso una liturgia della Parola che rievocando le pagine essenziali della salvezza apre al senso di una risposta e di una accoglienza quale si attua attraverso le acque del Battesimo e si rinnova nella partecipazione all’Eucaristia.

Perché dunque è una settimana speciale questa? Nel rivivere gli ultimi giorni della vita terrena del Maestro, il fedele si riappropria del senso delle proprie origini mentre continua a tendere verso quella pienezza del dono quale si attua nella Pentecoste. Vivere questi giorni pertanto – e prepararvisi con accortezza – è dilatare i palpiti del cuore che rimane sempre inquieto finché non riposa in Dio. Ed è nella tensione verso il raggiungimento di tale quiete che ogni anno la settimana «santa» provoca ad una vita costantemente illuminata e sorretta dalla realtà della Pasqua!

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