Rosario

Le origini storiche del Santo Rosario

La parola “Rosario” è di origine latina (rosārium); indica l’insieme di preghiere recitate utilizzando una corona che simboleggia una ghirlanda di rose donate alla Madonna.

Nel Medioevo c’era l’usanza di poggiare una corona di rose sulle statue della Vergine Maria; da qui nasce il termine Rosario.

Ma la recita di preghiere “da contare” ha un’origine diversa. Verso l’anno 850 un monaco irlandese promosse la recita di 150 Padre Nostro al posto dei Salmi, più difficili da imparare a memoria.

Per contare i 150 Padre Nostro venivano usati diversi metodi, tra questi quello di contare 150 piccole pietre. Ma tutti i metodi scomodi vennero presto sostituiti da cordicelle con 150 nodi (o cordicelle da 50 nodi che venivano utilizzate tre volte). Queste cordicelle erano chiamate “paternoster”.

Verso l’anno 1000 si affermò l’utilizzo dell’Ave Maria, ma solo per quanto riguarda la prima parte che contiene il saluto dell’Angelo a Maria.

Nel XIII secolo furono i monaci cistercensi a diffondere il Rosario come preghiera alla Madonna. Essi utilizzarono il termine rosario, paragonando questa forma di preghiera alla corona di rose donata a Maria. Nel 1214, periodo di eresie, San Domenico ricevette il primo rosario dalla Madonna come aiuto per i cristiani.

Intorno all’anno 1350 si arriva all’Ave Maria così come siamo abituati a recitarla. I sacerdoti dell’ordine dei certosini aggiungono il saluto di Elisabetta a quello dell’Angelo per poi concludere con la frase “adesso e nell’ora della nostra morte”.

Enrico Kalkar, un monaco della certosa di Colonia, iniziò a recitare il Padre Nostro prima di ogni decina di Ave Maria. Siamo intorno alla metà del XIV secolo e questa usanza si diffuse in tutta Europa in pochissimo tempo.

All’inizio del 1400 Domenico il Prussiano aggiunge al rosario 50 clausole indicanti altrettanti punti della vita di Gesù. Li suddivide in gruppi di 10 recitando un Padre Nostro all’inizio di ogni gruppo. Nel giro di alcuni decenni Domenico compone un totale di 150 clausole che suddivide in tre gruppi da 50 clausole ciascuno: i Vangeli dell’infanzia di Cristo, della vita pubblica, e della Passione-Risurrezione.

La diffusione del Rosario si deve in gran parte alle Confraternite del Rosario. Il domenicano Alain de la Roche riduce le clausole a 15: i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi che tutti conosciamo.

La recita del Rosario resta invariata fino al 2002, quando Papa Giovanni Paolo II introduce i misteri luminosi sulla vita pubblica di Gesù. Il Santo Padre li indica nella lettera apostolica “Rosarium Virginis Mariae”.

Il movimento circolare effettuato per sgranare il rosario e contare le Ave Maria simboleggia il percorso spirituale del cristiano verso Dio: un lungo ritorno.

 

Letture

Rosario Certosino

Preghiere

Ave o Maria