Il Santo del Giorno

Santo del Giorno, 6 marzo – San Giuliano di Toledo

Giuliano di Toledo è stato arcivescovo di Toledo per dieci anni, scrittore prolifico e storico della Spagna visigota. La Chiesa cattolica lo venera come santo.

Agiografia

Nacque a Toledo, allora capitale del regno visigoto di Spagna, da genitori cristiani di probabile ascendenza ebraica. Lo battezzarono nella cattedrale di Toledo, il vescovo Eugenio II seguì la sua educazione. Seguì la vocazione monastica e prese i voti religiosi nel monastero di Agalai, di cui dopo divenne abate. Suo fedele e fraterno amico fu Gudila Levita. Presto però, per la scarsità di sacerdoti, ottennero incarichi importanti nella diocesi di Toledo. Gudila divenne arcidiacono ma morì successivamente ancora in giovane età. Mentre Giuliano svolse la sua opera, con grande diplomazia, nella Curia vescovile di Toledo. Alla morte del vescovo Quirico il re Vamba lo nominò vescovo e poi lo consacrò nel 680.

Un gruppo di nobili dissidenti capeggiati dal conte Ervige gli fece credere che Vamba volesse abdicare ed entrare in convento. Lo coinvolsero quindi nell’episodio della deposizione del re. Poi Ervige somministrò una pozione soporifera al re e chiese a Giuliano di praticargli la tonsura. Quando il re si risvegliò fu troppo tardi, perché secondo le leggi di allora, ormai era un religioso e non poteva tornare indietro. Giuliano descrisse quest’episodio nella sua opera Historia rebellionis Pauli adversus Wambam.

Durante il suo episcopato presiedette quattro concili: il XII nel 681, il XIII nel 683, il XIV nel 684 e il XV nel 688. In quest’ultimo fu condannata l’eresia monotelita di Apollinare, con un decreto aggiunto, in cui Giuliano confermò la propria posizione teologica sulle Due volontà di Cristo, tema al quale si dedicarono 17 canoni.

Su richiesta di Ervige, nel 686, scrisse il De comprobatione aetatis sextae contra Judaeos, un’opera dagli accenti antisemiti che preconizzava la conversione degli ebrei. Giuliano scrisse molte altre opere. Fra queste, una che proponeva la revisione della liturgia mozarabica e i tre libri intitolati Prognosticon, che inaugurano la riflessione sistematica sulla tematica dell’Apocalisse occupandosi dei novissimi.

Giuliano fu sempre estremamente umile e disponibile ad aiutare tutti i poveri che bussavano alla sua porta.

Morì il 6 marzo 690.

San Giuliano di Toledo (Fonte: Wikipedia)

Culto

Il Martirologio romano fissa la memoria liturgica il 6 marzo.

Fu seppellito nella chiesa di santa Leocadia a Toledo. All’approssimarsi della conquista araba della città (711), le sue reliquie, assieme a quelle dei suoi predecessori e di santa Leocadia, furono traslate e nascoste altrove, forse ad Oviedo.

 

 

 

 

 

Fonte: Wikipedia