Santo del Giorno, 5 giugno – Santi Giusto e Clemente
Giusto e Clemente (VI secolo) sono stati, secondo la tradizione, gli evangelizzatori del Volterrano. Considerati i santi protettori di Volterra, Giusto ne fu probabilmente il primo vescovo, mentre Clemente ne era il presbitero.
Le vicende di Giusto e Clemente ci sono state tramandate in una Vita redatta dal monaco Blinderanno (XI secolo) e in una raccolta di miracoli (XII secolo).
Secondo tali testi agiografici, Giusto e Clemente (forse due fratelli) insieme ad altri ecclesiastici con a capo il vescovo Regolo abbandonarono l’Africa intorno al 537 perché i Vandali li perseguitavano. Approdarono in Toscana. Cerbone e Regolo si stabilirono a Populonia, mentre Giusto e Clemente, assieme ad Ottaviano, si diressero a Volterra. Qui si impegnarono nella lotta contro gli eretici, nell’evangelizzazione delle popolazioni, nonché nella difesa della città durante l’assedio dei Goti.
Secondo il racconto agiografico, il re ostrogoto Totila si accingeva ad occupare la città. Per questo motivo Giusto fece raccogliere tutto il pane all’interno della città e lo calò giù dalle mura dentro grandi ceste per offrirlo ai nemici. I Goti, disorientati da quel gesto inaspettato, abbandonarono l’assedio. Così il popolo di Volterra proclamò Giusto vescovo. Dopo essere stato a Roma per ottenere la conferma della sua nomina, decise con Clemente di condurre vita eremitica. Insieme presero dimora in un bosco presso Campo Marzio.
Entrambi morirono il 5 giugno (giorno di Pentecoste) di un anno imprecisato e li seppellirono nel luogo del loro eremitaggio.

Gli studiosi avanzano dubbi sull’origine africana dei due santi e se Giusto fu davvero vescovo (appare tale solo dal XIV secolo). Tuttavia già in un diploma di Ludovico il Pio, Giusto è contitolare della cattedrale volterrana.
Sul luogo della sepoltura costruirono due cappelle, ben presto meta di pellegrinaggi. Poi i benedettini vi fondarono un monastero (San Giusto in Botro), che passò ai camaldolesi nel 1113. Tale monastero successivamente subì gravi danni per gli eventi franosi delle balze. Nel 1628 iniziò così la costruzione della chiesa di San Giusto Nuovo. L’antica badia invece, ricostruita nel XVI secolo forse con l’intervento dell’Ammannati, fu abbandonata dai monaci a causa del terremoto del 1846. Oggi versa in grave stato di dissesto per frane e crolli.
La festa dei santi Giusto e Clemente è fissata al 5 giugno (o al lunedì o martedì di Pentecoste).
Fonte: Wikipedia