Santo del Giorno, 2 aprile – San Francesco da Paola
Francesco nacque a Paola, in Calabria Citeriore (oggi in provincia di Cosenza), il 27 marzo 1416 da Giacomo Martolilla, e Vienna da Fuscaldo.
Il nome venne dato al bambino in onore a San Francesco d’Assisi, per l’intercessione del quale i due coniugi chiesero la grazia di un figlio, pur trovandosi già in età avanzata.
Da bambino, Francesco contrasse una forma grave d’infezione ad un occhio, tanto che i genitori si rivolsero nuovamente all’intercessione del santo d’Assisi. Fecero quindi voto che in caso di guarigione il piccolo avrebbe indossato per un anno intero l’abito dell’ordine francescano. La malattia si risolse senza quasi lasciare traccia.
Accolto nel convento francescano di San Marco Argentano, vi rimase per un anno, adempiendo alla promessa dei genitori.
Durante quest’anno di dedizione al convento, il piccolo Francesco si adoperò nell’osservanza regolare e nello sbrigare le mansioni umili della casa, e praticava già molti digiuni e astinenze.
Rientrato a Paola, iniziò un periodo di vita eremitica, utilizzando un luogo impervio compreso nelle proprietà della famiglia. Nel 1435, altri si associarono a questa esperienza, riconoscendolo come guida spirituale. Con i suoi, costruì una cappella e tre dormitori. Diede quindi di fatto inizio all’esperienza, tuttora in corso, dell’Ordine dei Minimi. Alle prime adesioni, se ne aggiunsero molte altre, tanto che il 31 agosto 1452 il nuovo arcivescovo di Cosenza, monsignor Pirro Caracciolo, concesse l’approvazione diocesana. Tale atto comportava la facoltà di istituire un oratorio, un monastero e una chiesa.
Nel 1467 Papa Paolo II inviò a Paola un suo emissario per avere notizie sull’eremita calabrese.
Il 4 luglio dello stesso anno, quattro cardinali firmarono la lettera che concedeva l’indulgenza a coloro che avrebbero contribuito alla costruzione della chiesa del monastero da Paola, nonché a coloro che l’avrebbero visitata. Il 17 maggio 1474, Papa Sisto IV riconosceva ufficialmente il nuovo ordine con la denominazione: Congregazione eremitica paolana di San Francesco d’Assisi.
Il riconoscimento della regola di estrema austerità venne invece con Papa Alessandro VI, in concomitanza col mutamento del nome in quello, ancora attuale, di Ordine dei Minimi.
Francesco divenne un punto di riferimento essenziale per la gente e per i poveri della sua terra. A lui ci si rivolgeva per consigli di carattere spirituale ma anche per consigli più prettamente pratici.
La notizia delle sue doti di santità e taumaturgia raggiunse anche la Francia, tramite i mercanti napoletani, arrivando nel 1482 al re Luigi XI il quale, ammalatosi gravemente, lo mandò a chiamare chiedendogli di visitarlo. Francesco era molto restio all’idea di lasciare la sua gente bisognosa, tanto da indurre il sovrano francese a inviare un’ambasceria presso Papa Sisto IV affinché ordinasse a Francesco di recarsi presso di lui. Il Papa e il re di Napoli colsero l’occasione per rinsaldare i fragili rapporti con l’allora potentissima Francia, intravedendo, in prospettiva, la possibilità di raggiungere un accordo per abolire la Prammatica Sanzione di Bourges del 1438.
Il 2 febbraio 1483, partendo da Paterno Calabro, Francesco, insieme a Bernardino Otranto di Cropalati, lasciò la Calabria alla volta della Francia.
Al suo arrivo presso la corte, nel Castello di Plessis-lez-Tours, Luigi XI gli s’inginocchiò. L’eremita non lo guarì dal male, ma la sua azione portò a un miglioramento dei rapporti tra la Francia e il Pontefice. Francesco visse in Francia circa venticinque anni e seppe farsi apprezzare dal popolo semplice come dai dotti della Sorbona. Molti religiosi francescani, benedettini ed eremiti, affascinati dal suo stile di vita, si aggregarono a lui anche in Francia, contribuendo all’universalizzazione del suo ordine. Questo comportò gradualmente il passaggio da un puro eremitismo a un vero e proprio cenobitismo, con la fondazione di un secondo ordine (per le suore) e un terzo (per i laici).
Le rispettive regole furono approvate da Papa Giulio II il 28 luglio 1506. Il re Carlo VIII, successore di Luigi XI, stimò molto Francesco e contribuì alla fondazione di due monasteri dell’Ordine dei Minimi, uno a Plessis-lez-Tours e uno sul monte Pincio a Roma. Nel 1498, alla morte di Carlo VIII, ascese al trono Luigi XII che, benché Francesco chiedesse di tornare in Italia, non lo concesse. Il santo eremita aveva ormai 82 anni, e da 15 viveva in terra straniera.
Dopo aver trascorso gli ultimi anni in serena solitudine, morì in Francia a Plessis-lez-Tours il 2 aprile 1507, un venerdì santo, a ben 91 anni.
Fonte: Wikipedia