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Commento al Vangelo, 3 dicembre 2023 – Mc 13, 33-37

Inizia il periodo dell’Avvento in preparazione alla solennità del Natale dove si fa memoria della
nascita di Gesù, una venuta nella carne, avvenuta una volta per tutte come segno dell’amore di
Dio per noi. Ecco perché la Chiesa ci invita a rivivere questa attesa in vista del ritorno definitivo
di Gesù nella gloria, che avrà le stesse caratteristiche della nascita a Betlemme: una venuta per
salvare, per portare la gioia, per offrire in dono la bontà di Dio e non per giudicare. Dio, infatti,
è fedele al Suo amore e non cambia giudizio verso di noi. Egli, infatti, ha tanto amato il mondo
da dare il Suo Figlio non per condannare il mondo, ma per salvarlo (cfr. Gv 3,16-17).
Ecco perché l’Avvento è un tempo di gioiosa attesa.
In questa ottica si comprende il racconto della nascita di Gesù accompagnato dal gioioso coro di
angeli, che annunciano la nascita del Salvatore avvolto in fasce. Saranno dei poveri pastori,
simbolo di tutti noi diseredati che attendiamo la nostra salvezza, ad andare fino a Betlemme per
adorarLo.
Ecco quindi l’invito a non addormentarci, ma a vegliare perché certa è la Sua visita. L’attesa
diventa la ferma sicurezza che Dio non ci ha mai abbandonato. È nato per assicurarci che Lui è
l’Emmanuele, il Dio con noi.
Se certa è la Sua visita, allora possiamo vivere il tempo presente, con tutte le sue contraddizioni,
come i servi che attendono il ritorno del padrone, come servi svegli per riceverLo come hanno
fatto i pastori, senza lasciarci ingannare dagli eventi dolorosi e bui come se il Suo ritorno non
dovesse realizzarsi o, peggio, come se fosse senza misericordia.
È l’invito a vedere il presente, i problemi, i nostri stessi peccati e le nostre debolezze in questa
visione di attesa della visita benevola di Dio.
Pertanto viviamo l’oggi in una serena attesa, sapendo che Dio è in pace con noi e proprio per
questo viene per assicurarci che siamo amati. È tempo di vedere Dio che sta venendo come
Colui che ci salva.
Impariamo a vedere il buio con la luce della misericordia!
Manteniamoci svegli da ogni angoscioso torpore ricordando le benedizioni del Signore,
ringraziandoLo per la Sua misericordia in una serena attesa perché siamo sempre amati, mai
dimenticati. Lui viene come sole a rischiarare le nostre tenebre e a dirigere i nostri passi nella
pace (cfr. Lc 1,78-79).