Il Santo del Giorno

Santo del Giorno, 23 marzo – Sant’Ottone Frangipane

Ottone Frangipane anche OtoOddone è stato un religioso italiano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

Agiografia

Ottone appartenne ai Frangipane, una nobile e potente famiglia baronale che occupò un posto di primo piano a Roma fra l’XI e il XIII secolo. Destreggiandosi abilmente fra papato e impero, determinò l’elezione di almeno due papi: Onorio II e Innocenzo II.

Attorno al 1058, Ottone, da cavaliere, partecipò ad un’azione militare in difesa del papa contro dei signorotti ribelli, della zona di Frascati. Catturato, fu messo in catene nella cella di una torre, da dove uscì quando, invocando l’intercessione del patrono dei carcerati san Leonardo di Limoges, questi gli apparve una notte e lo liberò dalle catene. Tornato miracolosamente libero, andò in pellegrinaggio nell’abbazia della SS. Trinità di Cava de’ Tirreni, dove sotto la direzione dell’abate Pietro seguì la regola benedettina, dedicandosi alla preghiera ed ai lavori manuali. Dopo andò nel monastero di Montevergine, dove conobbe san Guglielmo da Vercelli e affinò la sua vocazione all’ascesi.

Attorno al 1117, Ottone andò ad Ariano Irpino. A quell’epoca la città era un luogo di transito e di sosta per i pellegrini che da Napoli e Benevento andavano verso Bari per imbarcarsi alla volta della Terrasanta. Ottone si dedicò alla loro assistenza e fondò per ospitarli l’ospedale di san Giacomo. Nel 1120 decise poi di condurre vita da eremita e si ritirò nei pressi della chiesa di san Pietro, oggi chiamata ‘’san Pietro dei Reclusiis’’, lì si costruì una piccola cella dove pregava, vegliava, faceva penitenza e digiunava. Si era anche scavato un sepolcro, per ricordarsi continuamente che la morte era vicina. Presto attorno a lui si diffuse una fama di santità e avvennero diversi fatti prodigiosi. Ottone morì nel 1127.

Antica rappresentazione di Sant’Ottone Frangipane in preghiera dinanzi al suo eremo alle falde della città di Ariano (ora Ariano Irpino, Italia) – Fonte: Wikipedia

Culto

Il martirologio romano fissa la memoria liturgica il 23 marzo.

Subito dopo la sua morte il suo corpo fu portato in processione nella cattedrale di Ariano Irpino e lì fu sepolto. Nel 1220, al tempo di Federico II, nel timore di incursioni da parte dei Saraceni fu traslato da Ariano a Benevento. Tuttavia nel Synodicon Diocesanum Sanctae Beneventanae Ecclesiae del 1686, è riportato che le reliquie di Ottone Frangipane erano custodite nella chiesa parrocchiale di San Pietro a Montemiletto.

Il prodigio più importante che si ricorda di Ottone è quello che avvenne attorno al 1180, quando i musulmani di Lucera, che assediavano Ariano, furono colpiti da una pioggia di ciottoli caduta dal cielo per intercessione del santo, che apparve fra le nuvole. Gli arianesi per ricordare questo avvenimento costruirono la chiesa di Santa Maria della Ferma che sorge al centro dell’attuale cimitero cittadino (aperto nel 1867).

Fra coloro che ricevettero miracoli per intercessione di Ottone vi fu anche sant’Elzearo da Sabrano. Egli divenne conte di Ariano e che oggi è venerato come compatrono. Molto noto è il voto che gli arianesi fecero nel 1528. La peste colpì Ariano e gli abitanti si rivolsero a sant’Ottone per esserne liberati. La tradizione tramanda che anche in altre circostanze il santo preservò la città dalla peste. Una statua di argento del santo, realizzata nel Seicento, è custodita nel Museo degli argenti di Ariano Irpino, ove Ottone è festeggiato il 23 marzo e nell’ottava dell’Assunta. A sant’Ottone Frangipane è dedicato anche l’Ospedale civile sorto presso il suo eremo.

Ottone è venerato anche in Molise, in particolare nel borgo di Castelbottaccio ove è il patrono (del quale si conservava anche qualche reliquia). Tuttavia in Molise il santo è conosciuto come San Oto e festeggiato il 31 luglio.

 

 

 

Fonte: Wikipedia