Santo del Giorno, 21 giugno – San Luigi Gonzaga
Luigi Gonzaga fu un religioso italiano gesuita; la Chiesa cattolica lo venera come santo.
Figlio primogenito di Ferrante Gonzaga, primo marchese di Castiglione delle Stiviere e di Marta Tana di Chieri, nacque nel castello di famiglia di Castiglione. Il 20 aprile 1568 il parroco Giambattista Pastorio (m. 1569) lo battezzò nella chiesa dei Santi Nazario e Celso (ora Duomo di Castiglione). Gli rinnovarono il nome del nonno Luigi Alessandro, ed ebbe come padrino il cugino Prospero Gonzaga (1543-1614) di Luzzara. Primo di otto figli, e quindi erede al titolo di marchese, fin dalla prima infanzia lo educarono alla vita militare. All’età di sette anni, tuttavia, avvenne quella che a posteriori Luigi definì la sua “conversione dal mondo a Dio”. Sentendosi chiamato a consacrare la propria vita al Signore intensificò la preghiera, recitando ogni giorno in ginocchio i sette Salmi penitenziali e l’Ufficio della Madonna.
Nel 1576, a causa di un’epidemia nel feudo, venne trasferito a Firenze col fratello minore Rodolfo presso il granduca Francesco I de’ Medici. A Firenze, nella basilica della Santissima Annunziata fece voto di perpetua verginità. Tre anni dopo venne poi dislocato alla corte di Mantova, dove rinunciò al titolo di futuro marchese di Castiglione, in favore del fratello Rodolfo. Nel 1580 ricevette la Prima Comunione da Carlo Borromeo in visita nella Diocesi di Brescia (della quale Castiglione faceva parte a quel tempo). Nel 1581 si recò a Madrid per due anni, come paggio d’onore del principe Diego (il padre era al servizio di Filippo II di Spagna).
Studiò lettere, scienze e filosofia, lesse testi spirituali e relazioni missionarie, pregò e maturò la sua decisione di farsi gesuita. Il padre inizialmente si oppose (lo inviò in varie corti, sperando che la vita brillante lo facesse desistere dal suo proposito). Nonostante ciò, all’età di 17 anni (il 25 novembre 1585) entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù a Roma. Studiò teologia e filosofia. A Roma ebbe tra i suoi insegnanti e direttore spirituale San Roberto Bellarmino.
Luigi lasciò Roma nel settembre 1589 su richiesta della madre Marta Tana e di Eleonora d’Austria, duchessa di Mantova. Ritornò al paese natale per tentare una mediazione sulla questione legata alla successione del marchesato di Solferino, dopo la morte dello zio Orazio Gonzaga, tra il fratello Rodolfo, lo zio Alfonso, marchese di Castel Goffredo e il duca di Mantova Vincenzo I Gonzaga, che si trovavano in lite per la spartizione del territorio. Il suo intervento si concluse nel febbraio 1590, quando Luigi tornò a Milano per continuare gli studi in attesa di rientrare a Roma, nel maggio dello stesso anno.
Nel 1590/91 una serie di malattie infettive uccisero a Roma migliaia di persone, inclusi i papi (Sisto V, Urbano VII, Gregorio XIV). Luigi Gonzaga, insieme a san Camillo de Lellis e ad alcuni confratelli gesuiti, si prodigò intensamente ad assistere i più bisognosi. Malato da tempo, dovette dedicarsi solo ai casi con nessuna evidenza di contagiosità, ma un giorno, trovato in strada un appestato, se lo caricò in spalla e lo portò all’ospedale della Consolazione. Pochi giorni dopo morì, all’età di soli 23 anni. Il suo corpo è tumulato nella chiesa di Sant’Ignazio a Roma, nello splendido altare barocco di Andrea Pozzo e Pierre Legros, mentre il suo cranio è conservato nella basilica a lui intitolata a Castiglione delle Stiviere. La mandibola è custodita nella Chiesa Madre di Rosolini, in provincia di Siracusa.
L’università Gonzaga di Spokane, negli Stati Uniti, è denominata così, proprio in onore del Santo.
Paolo V lo beatificò 14 anni più tardi, il 19 ottobre 1605. Il 31 dicembre 1726, Papa Benedetto XIII lo canonizzò con un altro gesuita, San Stanislao Kostka. Lo stesso papa lo dichiarò «protettore degli studenti» nel 1729. Nel 1926 Papa Pio XI lo proclamò patrono della gioventù cattolica. Nel 1991 Giovanni Paolo II lo nominò patrono dei malati di AIDS.
Un contributo determinante nel fornire schemi iconografici per la devozione a questo santo è attribuibile al pittore bresciano Pietro Scalvini, che nella sua vita ricevette numerosissime commissioni per riprodurre aspetti della vita e immagini del santo.
Come santo protettore della gioventù studiosa, San Luigi Gonzaga è titolare di numerose congregazioni religiose dedite particolarmente all’istruzione e all’educazione cristiana della gioventù: i Fratelli di San Luigi Gonzaga, sorti nei Paesi Bassi nel 1840; le Suore oblate di San Luigi Gonzaga, fondate in diocesi di Alba nel 1815; le Maestre Luigine di Parma, parzialmente confluite nelle Suore domenicane della Beata Imelda nel 2002.
Fonte: Wikipedia