Santo del Giorno, 28 aprile – San Vitale di Milano
Vitale fu un martire cristiano, è venerato come santo dalla Chiesa cattolica che lo ricorda il giorno 28 aprile.
Secondo la tradizione fu marito di santa Valeria. Vitale e Valeria furono i genitori di altri due santi molto venerati a Milano e Ravenna: Gervasio e Protasio.
Di Vitale ci parla sant’Ambrogio in una delle sue lettere, nella quale il vescovo di Milano racconta di una visione che gli indicò l’ubicazione della sepoltura dei martiri Gervasio e Protasio (morti a Milano nel III secolo). Entro il sarcofago Ambrogio rinviene un libellum (un libriccino o altro breve scritto) firmato da un certo Filippo servus Christi. Questo libriccino narra, prima della storia dei due santi gemelli, la storia dei loro genitori, Vitale e Valeria. Successivamente, nell’anno 379, Ambrogio diede inizio alla costruzione di una basilica dedicata a numerosi martiri tra cui appunto Vitale, basilica che oggi porta il suo nome.
La Legenda Aurea, molto più tardiva, riferisce le stesse vicende dell’opuscolo con lievi variazioni.
Il contenuto del libellum è il seguente. Il soldato consolare Vitale, marito di Valeria e padre di Gervasio e Protasio, scortava il giudice Paolino durante un viaggio a Ravenna. Qui vide un medico cristiano di nome Ursicino condannato a essere decapitato dopo vari supplizi. Vitale fu vicino al medico e lo aiutò ad affrontare la morte, provvedendo altresì alla sua sepoltura. Rivelatosi attraverso il suo comportamento pure lui cristiano, venne condannato a morte e sepolto vivo a Ravenna.
La moglie Valeria, recatasi inutilmente a Ravenna per recuperare il corpo del marito, sulla via del ritorno avrebbe subito anche lei il martirio ad opera di un gruppo di villici idolatri, che l’avevano invitata a banchettare con loro in onore del dio Silvano. Dieci anni dopo anche i giovani figli Gervasio e Protasio avrebbero subito il martirio per la fede in Cristo.
Resta incerto quando furono uccisi Vitale e Valeria. Ambrogio non fornisce elementi di datazione evidenti. La Legenda Aurea colloca i fatti sotto Nerone, ma è più probabile che si tratti di un errore e che il martirio sia avvenuto nella seconda metà del III secolo o al massimo all’inizio del IV.
Fonte: Wikipedia