Il Santo del Giorno

Santo del Giorno, 23 ottobre – San Giovanni da Capestrano

Giovanni da Capestrano è stato un religioso italiano dell’Ordine dei Frati Minori Osservanti. La Chiesa cattolica l’ha proclamato santo nel 1690.

Biografia

Era figlio di un barone tedesco e di una giovane dama abruzzese. Fu un sacerdote del quale si ricorda l’intensa attività evangelizzatrice nella prima metà del XV secolo.

Studiò a Perugia dove si laureò in utroque iure. Divenuto uno stimato giurista, ricevette la nomina di governatore della città. Fu imprigionato quando la città fu occupata dai Malatesta.

In carcere ebbe luogo la sua conversione. Una volta libero, chiese ed ottenne l’annullamento del suo matrimonio e prese i voti nel convento francescano di Monteripido, in Perugia. Qui conobbe san Bernardino e lo difese quando lo accusarono d’eresia per la sua devozione per il Nome di Gesù.

Da sacerdote condusse la sua attività apostolica in tutta l’Europa settentrionale ed orientale, in particolare in Ungheria orientale cioè in Transilvania. Qui era consigliere del governatore Giovanni Hunyadi nel Castello Hunyad.

La sua predicazione era volta al rinnovamento dei costumi cristiani e a combattere l’eresia. Ebbe anche l’incarico di inquisitore degli Ebrei. Il Papa lo inviò come suo legato in paesi tedescofoni come l’Austria, la Baviera e la Polonia, dove si dimostrò estremamente zelante nei suoi tentativi di convertire eretici (in particolare fraticelli e hussiti), ebrei e ortodossi greco orientali in Transilvania.

Il 17 febbraio 1427 nella Cattedrale di San Tommaso di Ortona (Chieti) si proclamò solennemente la pace tra le città di Lanciano e Ortona patrocinata da San Giovanni da Capestrano.

Nel 1456 il Papa lo incaricò, insieme ad alcuni altri frati, di predicare la Crociata contro l’Impero Ottomano che aveva invaso la penisola balcanica. Percorrendo l’Europa orientale, il Capestrano riuscì a raccogliere decine di migliaia di volontari, alla cui testa partecipò all’assedio di Belgrado nel luglio di quell’anno. Egli incitò i suoi uomini all’assalto decisivo con le parole di san Paolo: «Colui che ha iniziato in voi quest’opera buona, la porterà a compimento». L’esercito turco fu messo in fuga e lo stesso sultano Maometto II venne ferito. Continuò a lottare per mesi ma il 23 ottobre egli morì a Ilok, in Slavonia, oggi Croazia orientale.

Il suo culto come beato fu confermato il 19 dicembre 1650. Papa Alessandro VIII lo canonizzò il 16 ottobre 1690.

Giovanni da Capestrano in un dipinto di Károly Lotz nell’abbazia di Pannonhalma (Fonte: Wikipedia)

Culto

Il corpo di San Giovanni si trova nella chiesa francescana di San Giovanni da Capestrano ad Ilok, nella Croazia. La chiesa dei Francescani è stata realizzata nel 1349 in stile gotico, consacrata a Santa Maria Assunta. Nel 1700 fu consacrata al Santo Giovanni in memoria della sua morte nella cittadina, sepolto lì dal 1690. Troppo piccola per fungere da cappella funebre del santo, Nikola Iločri rifece l’impianto nel 1688, con il contributo di frati francescani esuli dalle persecuzioni ottomane. L’edificio aveva impianto barocco, sino al rifacimento in stile neogotico dei lavori del 1906-12, su progetto dell’architetto Hermann Bolle. Il corpo di San Giovanni si trova in una cappella specifica, con i riquadri delle pareti ornati da dipinti con scene della sua vita.

La figura di San Giovanni da Capestrano però è legata fondamentalmente all’Abruzzo dove visse e peregrinò, fondando varie chiese. Le chiese principali legate ad egli sono:

  • Cattedrale di San Tommaso Apostolo (Ortona): celebrazione del lodo di pace tra le città di Ortona e Lanciano il 17 febbraio 1427, dato che l’area frentana era da tempo invasa dai saccheggi e dalle scaramucce reciproche delle due municipalità, per il controllo portuale di San Vito.
  • Chiesa e convento di Santa Maria delle Grazie (Ortona): fondata nel 1430 di Francescani dell’ordine di San Giovanni, in merito ad alcune clausole del “lodo di Pace” fatto firmare dal santo ai due sindaci delle città. La primitiva chiesa, ancora oggi esistente ma in stato di rudere, fu eretta fuori le mura, lungo l’attuale SS. Ortonese, o via Civiltà del Lavoro. La nuova chiesa con il convento, dedicata Santa Maria, fu eretta fuori Porta San Giacomo, nell’attuale Piazzale San Francesco. Nel XVI secolo vi morì il Beato Lorenzo da Villamagna. La chiesa subì gravi danni durante i combattimenti del 1943, e la rifecero daccapo.
  • Chiesa e convento di Sant’Antonio di Padova (Lanciano): il santo volle una seconda chiesa per dare fede al giuramento di pace tra Lanciano e Ortona. Eretta anch’essa intorno al 1430, sorge su un’antica cappella votiva dedicata a Sant’Angelo. La chiesa inizialmente era intitolata a Santa Maria della Pace, e successivamente dopo la riapertura del convento nel 1867, fu dedicata al Santo di Padova. La chiesa, con i restauri del dopoguerra, ha rinnovato l’interno con riquadri in affresco degli anni ’60, che celebrano i momenti della storia del convento, tra cui appunto il riquadro della Celebrazione del lodo di pace.
  • Convento di San Giuliano (dintorni de L’Aquila): struttura che sorge sopra un piccolo romitorio fondato forse dagli stessi che realizzarono il santuario di Greccio (RI). Il conventino risale al 1415, successivamente venne ampliato su insistenza di San Bernardino e San Giovanni, e vi si installarono i Frati Minori Osservanti. Vi visse e morì il Beato Vincenzo dell’Aquila, che prese i voti tra il 1444 e il 1450.
  • Ex monastero di Sant’Agnese (L’Aquila): in Piazza Giulio Natali, vicino il monastero di San Basilio, fu costruito nel 1455 per volere di San Giovanni, come convento e ospedale principale della città per accogliere gli infermi. Infatti dopo l’unità d’Italia, ci fu la riconversione del convento in ospedale civile “San Salvatore”, con scuola di ostetricia.
  • Convento di San Francesco (Capestrano): si trova nell’area cimiteriale, fondato da San Giovanni nel 1447, quando il santo ebbe i terreni per concessione dalla contessa Jacovella da Celano. La struttura iniziale era un piccolo edificio (l’attuale sacrestia), con una decina di celle dei frati. Successivamente nel XVII-XVIII secolo (completamento nell’anno 1742) il convento venne notevolmente ampliato. Raggiunse quindi l’attuale conformazione barocca di chiesa con accanto la struttura monastica a pianta quadrangolare, e biblioteca annessa. Ospita varie reliquie di San Giovanni, all’interno del tempio.
  • Casa natale di San Giovanni (Capestrano): si trova all’interno del paese, in Discesa del Rosario, dove si trova l’omonima chiesetta, che il santo frequentava. La casa è molto semplice, in pietra sbozzata, a due piani, con una porta e una finestra superiore in cornice di pietra lavorata. Vi si trovano alcuni oggetti di interesse appartenuti al santo.

 

 

Fonte: Wikipedia