Lanfranco Beccari fu un vescovo cattolico italiano. La Chiesa cattolica lo venera come santo.

Papa Alessandro III lo consacrò vescovo di Pavia nel 1159. È ricordato nella storia della Chiesa cattolica per essere stato uno strenuo difensore dei diritti ecclesiastici nei confronti dei potere civile che andava affermandosi nelle città padane. Lasciò infatti la sua diocesi per aspri dissidi con l’autorità comunale. Nel 1181 abbandonò Pavia per Roma, ove trovò rifugio presso il papa. Stanco di lottare, tornò nel suo paese, ma per ritirarsi presso un monastero nelle vicinanze della città. In data 8 agosto 1198 il Papa inviò una lettera a Bernardo Balbi, vescovo di Faenza. Vi si legge che lo invia come successore di Lanfranco a Pavia ma si desume che egli sia morto in precedenza.

San Lanfranco si festeggia il 23 giugno, presunto giorno della sua morte, avvenuta nel monastero vallombrosano del Santo Sepolcro.

Grazie all’opera di san Lanfranco venne eretto a fianco della chiesa di Gropello, nel 1180, l’Ospedale dei pellegrini detto poi ospedale dei Santi Giorgio e Lanfranco. Non era fatto per ospitare o ricoverare ammalati, bensì per garantire assistenza a pellegrini e viandanti e per elargire elemosine. Gropello si trovava sull’antico tracciato della via Francigena. Era la strada percorsa dai pellegrini che, provenendo dal nord Europa, erano diretti a Roma o in Terra Santa.

A Lanfranco è dedicata la omonima chiesa di San Lanfranco a Pavia.

Cima da Conegliano lo raffigura, in abiti vescovili e con la mano benedicente, in un dipinto che si trova oggi presso il Fitzwilliam Museum di Cambridge.

Anche nella chiesa parrocchiale di Gropello Cairoli, dedicata a San Giorgio, è presente sul lato destro un altare dedicato a San Lanfranco con pala raffigurante il Santo.

L’Arca di San Lanfranco, scolpita da Giovanni Antonio Amadeo, si trova nell’omonima abbazia presso Pavia.

Fonte: Wikipedia