Santo del Giorno, 18 settembre – San Giuseppe da Copertino
Giuseppe da Copertino, al secolo Giuseppe Maria Desa, è stato un sacerdote religioso italiano, appartenente all’Ordine dei Frati Minori Conventuali. Fu beatificato da papa Benedetto XIV nel 1753, e proclamato santo da papa Clemente XIII nel 1767. È il santo patrono di Osimo e di Copertino, la cui festa si celebra il 18 settembre.
«In ogni tuo affare, temporale o spirituale che sia, tu fà la tua parte e poi lascia a Dio la parte sua» (s. Giuseppe da Copertino)
Biografia
Nacque il 17 giugno 1603 da Felice Desa e Franceschina Panaca a Copertino (presso Lecce), in una stalla, ancora esistente nel suo stato primitivo. Una tradizione orale locale racconta che nella sua adolescenza si recò diverse volte a Tuglie (Lecce) in visita ai parenti della madre, in una corte del paese denominata “panarane” dal cognome Panara, variante di Panaca; in quel periodo fu Arciprete Rurale di Tuglie, per oltre un trentennio, il copertinese Don Lelio Fiore.
A sette anni iniziò la scuola, ma una grave malattia lo costrinse ad abbandonarla. A 15 anni avviene la guarigione, attribuita – secondo i devoti – alla Madonna della Grazia di Galatone (Lecce). Durante la malattia aveva pensato di farsi sacerdote francescano: gli mancava però la dovuta istruzione. Sentendosi protetto da un’assistenza divina della Vergine Maria, si mise con impegno sui libri e superò gli esami: il 18 marzo 1628 fu ordinato sacerdote a Poggiardo e quindi oggi viene venerato dai cattolici come protettore degli studenti.
Per 17 anni visse nel Santuario della Madonna della Grottella in Copertino. Amava tantissimo la Madonna che soleva chiamare «La Mamma Mia».
Secondo la tradizione cattolica, a San Giuseppe da Copertino vengono attribuiti miracoli ed estasi che lo avrebbero portato a compiere voli: subì due processi del Sant’Uffizio, che lo relegarono dapprima in Assisi (1639-1653), poi a Pietrarubbia e, infine, a Fossombrone (Pesaro 1653-1657), in isolati conventi-romitori dei Frati Cappuccini.
Il 9 luglio 1657 fu restituito ai suoi confratelli e destinato ad Osimo dove morì. Il suo corpo è custodito nella cripta del santuario, in un’urna di bronzo dorato.
Culto
Benedetto XIV lo beatificò il 24 febbraio 1753 e Clemente XIII lo proclamò santo il 16 luglio 1767.
Nella cittadina di Poggiardo, dove venne consacrato sacerdote, si venera nella Domenica in Albis (domenica successiva alla Pasqua) con la processione in cui il simulacro viene vestito con i paramenti liturgici tradizionali. E’ venerato anche il 18 settembre, a Copertino, giorno della memoria liturgica diocesana.
Il Santo dei voli
Nella devozione cattolica viene chiamato il santo dei voli, a motivo della levitazione che secondo le cronache del tempo avrebbe compiuto in stato di estasi e che gli procurarono il processo dinanzi al Sant’Uffizio per abuso di credulità popolare, dal quale però venne assolto.
Il Santo degli studenti
Viene anche indicato come il santo degli studenti, perché venne consacrato sacerdote dopo il difficile superamento degli esami, superamento considerato prodigioso per le difficoltà da lui incontrate nonostante l’impegno profuso nello studio. Per questo viene invocato dagli studenti cattolici durante gli esami. Possedeva il dono della scienza infusa. A un grande Teologo francescano consigliò: “Quando ti metti a studiare o a scrivere ripeti: Signor tu lo Spirito sei e io la tromba. Ma senza lo Fiato Tuo nulla rimbomba.
Il Santo negli USA
Gli aviatori cattolici statunitensi lo venerano come loro protettore. A San Giuseppe è legata anche l’importante città americana di Cupertino.
Fonte: Wikipedia