Il Santo del Giorno

Santo del Giorno, 17 luglio – Sant’Alessio Romano

Alessio, noto anche col nome Sant’Alessio romano, detto “l’uomo di Dio”, fu un patrizio romano che rinunciò al matrimonio e alla mondanità per farsi mendicante.

La Chiesa cattolica lo venera come santo e lo ricorda il 17 luglio.

Biografia

La sua vita è conosciuta attraverso tre tradizioni, una siriaca, una greca e una romana. In Occidente fu scritta anche una Vie de saint Alexis, un poemetto del XI secolo che contribuì a diffonderne il culto.

Secondo la leggenda siriaca, Alessio, figlio di Eufemiano e Agalé, era un patrizio di Costantinopoli. Era fidanzato con una donna virtuosa che convinse, la sera delle nozze, a rinunciare al matrimonio. Si imbarcò per la Siria del nord (l’attuale Turchia) per arrivare poi alla città di Laodicea e poi a Edessa (l’attuale Şanlıurfa), dove si finse mendicante. Quello che raccoglieva di giorno, lo distribuiva di sera ai poveri della città. Per il suo ascetismo lo chiamarono Mar-Riscia (uomo di Dio).

Ad Edessa, poco prima di morire come mendicante in un ospedale, rivelò di appartenere ad una famiglia nobile romana e di aver rifiutato il matrimonio per consacrarsi a Dio. Così gli furono tributati gli onori degli altari.

Secondo la versione greca e romana, invece, Alessio, patrizio di Roma, dopo una vita da mendicante a Edessa, ritornò diciassette anni più tardi a Roma a casa del padre (che però non lo riconobbe). Qui visse come mendicante per altri diciassette anni in un sottoscala. Prima di morire scrisse in un biglietto tutta la sua vita, della rinuncia del matrimonio e della partenza a Edessa. Secondo la leggenda solo il papa riuscì ad aprire la sua mano e a leggere il biglietto, provocando la sorpresa dei genitori. Alla morte del santo si sprigionò prodigiosamente un suono festoso di campane.

Sant’Alessio, rappresentazione di un’icona bizantina. – Fonte: Wikipedia

Culto

Dal Martirologio Romano: “A Roma nella chiesa sul colle Aventino, sotto il nome Alessio si venera un uomo di Dio, che, come dice la tradizione, lasciò una casa ricca per diventare povero e mendicare in incognito l’elemosina”.

Nel XIV secolo i Lollardi di Anversa presero il nome di Alessiani. Nel XVII secolo, i Fratelli Celliti gli intitolarono la chiesa del loro convento di Aquisgrana e iniziarono a chiamarsi Alessiani di Aquisgrana.

La sua testa è venerata nel monastero di Santa Laura del Peloponneso.

 

 

Fonte: Wikipedia