Il Santo del Giorno

Santo del Giorno, 14 luglio – San Camillo de Lellis

San Camillo de Lellis fu un religioso e presbitero italiano. Fondò l’Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi (Camilliani).

Biografia

Camillo nacque da una famiglia appartenente alla piccola aristocrazia della cittadina abruzzese di Bucchianico. Alla nascita, gli imposero il nome della madre, Camilla de Compellis, che lo aveva partorito a quasi 60 anni di età e che morì quando Camillo aveva 13 anni. Il padre, Giovanni, era un ufficiale al servizio della Spagna.

Giovane pigro e rissoso, il padre decise di avviarlo alla carriera militare. Ma, nel 1570, un’ulcera al piede lo costrinse ad abbandonare la compagnia.

Per farsi curare dovette recarsi a Roma, nell’Ospedale di San Giacomo degli Incurabili. Dopo la guarigione venne assunto come inserviente presso l’ospedale, ma l’esperienza fu breve: per la sua scarsa propensione al lavoro, venne allontanato.

Intanto il padre era morto (le reliquie si conservano nella Chiesa di San Francesco di Sant’Elpidio a mare in provincia di Fermo). Tornò a dedicarsi alle armi, come soldato di ventura, mettendosi a servizio, prima di Venezia, poi della Spagna. Ma presto tornò a condurre una vita dissoluta.

Iniziò a vagabondare per l’Italia, fino a quando i Cappuccini del convento di Manfredonia lo assunsero. Essi lo mandarono per una commissione presso il vicino convento di San Giovanni Rotondo. Il 2 febbraio 1575, in ritorno a Manfredonia, nella “Valle dell’inferno” avvenne la sua conversione. Decise di abbracciare la vita religiosa e di diventare un frate cappuccino a Trivento. Ma l’antica piaga al piede tornò a dargli problemi: fu così costretto a tornare a Roma per curarsi.

Rimase nell’ospedale degli Incurabili per ben quattro anni e qui maturò definitivamente la sua vocazione all’assistenza dei malati. Insieme con i primi cinque compagni che, seguendo il suo esempio, si consacrarono alla cura degli infermi, diede vita, nell’agosto del 1582 alla “Compagnia dei Ministri degli Infermi”. Papa Sisto V approvò i primi statuti della “Compagnia” il 18 marzo 1586. Camillo si trasferì nel convento della Maddalena e iniziò a prestare servizio presso l’ospedale di Santo Spirito in Sassia.

Intanto, sotto la guida spirituale di Filippo Neri, riprese gli studi e, il 26 maggio 1583, divenne sacerdote.

La sua “Compagnia” si distinse subito e, il 21 settembre 1591, ottenne il riconoscimento di Ordine religioso (Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi) da papa Gregorio XIV. Egli, infatti, rimase impressionato dall’eroismo con cui Camillo e i suoi compagni assistettero i malati durante la carestia del 1590 a Roma. L’8 dicembre 1591 Camillo e i suoi primi compagni emisero la Professione religiosa di voti solenni, con un quarto voto di assistenza dei malati anche con pericolo della vita. Era nato un nuovo Ordine religioso.

L’Ordine si espanse rapidamente in molte città italiane, nelle quali Camillo fondò nuove comunità, tutte al servizio dei grandi nosocomi cittadini. Le prime comunità sorsero a Napoli, Milano, Genova, Palermo, Bologna, Mantova.

Gravemente malato, nel 1607 lasciò la direzione dell’Ordine, ma continuò ad assistere i malati fino alla morte, avvenuta il 14 luglio 1614 nel convento della Maddalena, che divenne sede del suo Ordine e dove lo tumularono; la reliquia del suo cuore è a Bucchianico.

Ritratto di San Camillo de Lellis (Fonte: Wikipedia)

Culto

Benedetto XIV lo beatificò il 7 aprile 1742 e lo canonizzò il 29 giugno 1746.

Nel 1886 papa Leone XIII lo dichiarò, insieme con san Giovanni di Dio, “Patrono degli ospedali e dei malati”; Pio XI, il 28 agosto 1930, lo proclamò, sempre insieme col fondatore dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio, “Patrono degli infermieri”; Paolo VI, infine, nel 1964, lo proclamò Patrono della Regione Abruzzo e, nel 1974 “Protettore particolare della sanità militare italiana”.

La sua memoria viene celebrata il 14 luglio, come solennità nelle chiese dell’Ordine e come memoria nelle altre chiese.

Il corpo del Santo è venerato nella Chiesa di Santa Maria Maddalena a Roma; la reliquia del suo cuore è custodita nel Santuario a lui dedicato a Bucchianico, suo paese natale.

Il 16 giugno 2012, per la prima volta dopo quattro secoli, le spoglie mortali di san Camillo hanno fatto il loro ritorno a Bucchianico, per rimanervi fino al 27 luglio.

Il 14 luglio 2014, ad esattamente 400 anni dalla sua morte, l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha stampato 2.700.000 francobolli in sua rappresentanza.

Una sua statua monumentale è stata eretta presso l’omonimo ospedale a Sassari.

 

 

Fonte: Wikipedia