Il Santo del Giorno

Santo del Giorno, 1 luglio – Santa Ester

Ester è un personaggio della Bibbia ebraica e dell’Antico Testamento cristiano. La sua storia è raccontata nel libro di Ester ed è celebrata, secondo la religione ebraica, nella festa di Purim. La Chiesa cattolica la considera una santa e la ricorda il 1º luglio.

Origine e significato del nome

Secondo il libro di Ester questa fanciulla di origini ebraiche si chiamava Adàssa (o anche Hadasah), nome ebraico che significa “mirto”.

Quando entra nell’harem del re riceve il nome di Ester. Il significato del nome Ester deriva dal nome biblico di origine assiro-babilonese, che significa “stella”, “astro”. Un Targum della tradizione ebraica spiega che ella era assai più bella della “stella della notte”. Questo nuovo nome deriva forse da un modo di chiamare il mirto da parte dei Medi (il nome è molto vicino alla radice della parola che indica la pianta in curdo o in persiano; inoltre il mirto produce un fiore a forma di stella).

Altri studiosi lo fanno derivare dal nome della dea Isthar.

In ebraico Ester significa “io mi nasconderò”. Infatti Ester nasconde la sua vera identità di ebrea, per rivelarla al momento opportuno, quando si tratta di salvare gli Ebrei dalla strage fatta ordinare da Aman.

Ester davanti ad Assuero, olio su tela di Konrad Witz, 1445-1450, Basilea, Kunstmuseum (Fonte: Wikipedia)

Racconto biblico

Esistono due versioni del racconto di Ester, una tradizionale in ebraico e un’altra in greco; entrambe raccontano la medesima storia, tuttavia i nomi, le date ed i luoghi sono differenti. Il testo greco amplifica il contenuto dell’originale ebraico e ne rende esplicito il significato religioso.

Ester è la figlia di Abicàil della tribù di Beniamino, una delle due tribù che costituivano il Regno di Giuda prima della sua distruzione da parte dei babilonesi e la deportazione, nel 597, dell’elite del regno nelle province dell’impero persiano.

Alla morte dei genitori è adottata dal cugino Mardocheo il quale occupa una funzione amministrativa nel palazzo reale a Susa. Avendo sentito che il re Assuero (normalmente identificato con il re persiano Serse) cerca una nuova sposa, Mardocheo fa partecipare la cugina Ester alle selezioni. Ester viene scelta e diventa la sposa di Assuero.

Quando il primo ministro Aman decide di sterminare tutti i giudei del regno, Mardocheo, che ha sempre vegliato su Ester, la esorta a presentarsi al re per intercedere in favore dei propri connazionali. Sebbene fosse proibito con pena di morte accedere al re senza essere convocati, dopo un digiuno di tre giorni Ester si presenta davanti al re per domandargli il favore di accettare il suo invito a cena con Aman. Durante la cena li invita nuovamente e durante il secondo banchetto informa il re di essere giudea e che Aman ha decretato lo sterminio di tutti i giudei del regno. Ottiene allora dal re il diritto per i giudei di difendersi il giorno in cui dovevano essere sterminati.

Mardocheo stila un decreto con cui istituisce la festa dei Purim, perché la tristezza si è tramutata in gioia e il lutto in giorno di festosa letizia. Così, il 14 e il 15 del mese di adbar (marzo) sono giorni di allegria, nei quali, nelle sinagoghe, si legge il libro di Ester.

Caratteristiche di Ester nell’esegesi ebraica

Ester “appare” nella Bibbia come una donna di grande pietà, caratterizzata dalla sua fede, dal suo coraggio, dal suo patriottismo, dalla sua prudenza e dalla sua risolutezza. Ella fu sempre fedele e obbediente a suo zio (o cugino) Mardocheo e si apprestò a compiere il suo dovere di rappresentare il popolo giudaico e di ottenerne la salvezza.

Nella tradizione giudaica è vista come “strumento” della Volontà divina di Dio per impedire la distruzione del popolo giudaico durante un Pesach per mantenere la pace durante l’esilio.

Secondo il Talmud (Meghillah) ella fu discendente della Dinastia davidica. Mardocheo fu della tribù di Beniamino.

 

 

Fonte: Wikipedia