Approfondimenti

Commento al Vangelo, 4 agosto 2024 – Gv 6,24-35

In questo brano evangelico ciò che colpisce è la risposta di Gesù alla domanda della folla che lo sta cercando quale sia l’opera di Dio che devono compire: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». Gesù non elenca una serie di prescrizioni da adempiere, ma va all’essenziale, allo stretto necessario senza il quale nulla avrebbe senso: credere in lui.
Ecco ciò che costantemente siamo chiamati a fare: credere in Gesù come colui che è stato inviato dal Padre per noi perché non avessimo più fame e non soffrissimo più sete. Credere è ciò di cui abbiamo più bisogno, più di qualsiasi altra cosa.
Cos’è questo credere?
Credere possiamo comprendere come avere fiducia, una fiducia dinamica che implica un avvicinarsi a Gesù perché spinti dal bisogno di ricevere.
Nel contesto del brano evangelico la folla si avvicina a Gesù perché solo lui può sfamare la loro fame. È il loro bisogno che li muove. E Gesù risponde non moltiplicando altro pane, ma offrendo se stesso come dono, come pane che sfama, come sicurezza, come garanzia che non avranno più fame. Gesù si presenta come colui che può donarci non solo ciò di cui abbiamo bisogno, ma soprattutto può riempire il nostro essere con il dono di una vita piena che mai finisce. Gesù non è più colui che dona qualcosa, ma è colui che si dona. Questo comporta saper accogliere il nostro bisogno e saper chiedere a Gesù di donarci la sua stessa vita, significa avere fiducia che ciò che basta è avere lui nel cuore, sentire la sua compagnia, sapere che lui è lì pronto a donarsi a noi. Siamo così messi dentro la dinamica del dono dove la fiducia diventa il collante tra il nostro bisogno e la ricchezza di Dio. Nasce così la gratitudine e la speranza.
Questo collante è ciò di cui abbiamo veramente bisogno: credere in Gesù.
Il vero dono è Gesù stesso, non più qualcosa, ma qualcuno; non una benedizione, ma una vita benedetta perché lui è al nostro fianco.
Ecco che allora possiamo avvicinarci a Gesù sapendo di ricevere.
Di che cosa abbiamo bisogno? Di credere, di avere fiducia in Gesù. E questa fiducia si rafforza avvicinandosi a Gesù spinti dal bisogno per ricevere la sua compagnia sicura e fedele.