Commento al Vangelo, 10 agosto 2025 – LC 12, 32-48
Perché, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.
È un’espressione che invita ad assicurarci che il nostro tesoro sia nel posto giusto perché lì ci sarà anche il nostro cuore. Il tesoro è come il segno indicativo dove si trova la nostra vita, ciò che ci appaga e che vale di più.
Allora sorge la domanda dove sia il posto giusto per mettere il nostro tesoro per non perderci ed essere sicuri di essere già nel Regno. La risposta la dona la parabola dove Gesù parla del ritorno del padrone, il quale trovando l’amministratore al lavoro, lo premia mettendolo a capo di tutti i suoi averi. E la volontà del padrone è proprio quella che il servo sia al lavoro.
E qui sorge una seconda domanda: ma quale lavoro?
Risponde sempre la parabola: dare alla servitù la razione di cibo a tempo debito. Ecco quindi l’invito ad essere svegli e pronti, senza illuderci che il padrone non tornerà più e quindi poter maltrattare tranquillamente i servi e le serve.
Prepariamoci perché sicura e la Sua venuta. E ci si prepara servendo i fratelli, dando il cibo necessario perché vivano, perché crescano, un cibo che soddisfi i diversi bisogni biologici e spirituali, i bisogni umani che danno la gioia di vivere. In altre parole la volontà di Dio è che serviamo i fratelli e questo è il migliore modo per essere pronti. In questo servizio di carità siamo chiamati ad essere vigili. Non è lecito che altri soffrano a causa nostra. Si vive non per sé stessi, ma per la comunione fraterna così come ha fatto Gesù.
Gesù stesso ci ha dato l’esempio: ha dato tutto sé stesso per la nostra benedizione, ci ha servito con la presenza, la parola e la stessa vita. Ed ancora oggi ci serve donandoci continuamente il Suo Santo Spirito che rimane con noi sempre.
Ecco allora che possiamo rispondere alle due domande circa quale sia il luogo e il lavoro che siamo chiamati a fare per assicurare il nostro cuore. Il vero luogo dove c’è il tesoro è dove ci sono i fratelli da servire, da amare con cui condividere la nostra vita ed i nostri doni. Infatti abbiamo ricevuto per dare consolazione e gioia. Preoccupiamoci di trovarci nel posto giusto, in mezzo a coloro che hanno bisogno di noi servendoli ed allora lì troveremo il nostro cuore. E dove ci sono i fratelli è presente il Signore, come Lui ha detto: Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì io sono in mezzo a loro (MT 18,20). E dove c’è il Signore, lì c’è il Regno, un Regno già presente che solo attende il compimento finale. Ed è questo il lavoro che Dio attende da noi: amare e nutrire.
Pertanto facciamoci borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma: stare con i fratelli e servirli è il migliore investimento che nessuno può disperdere.











