La parabola dei vignaioli omicidi è narrata nei vangeli secondo Matteo, Marco e Luca. La si trova anche nell’apocrifo Vangelo di Tommaso (capitolo 65).

Nei vangeli sinottici la parabola riguarda l’insegnamento che Gesù rivolge alla gente che era nel tempio nella settimana prima della sua morte.

Il Vangelo di Tommaso, invece, non specifica il contesto narrativo.

Dal Vangelo secondo Matteo (21, 33-44)

« Ascoltate un’altra parabola: C’era un padrone che piantò una vigna e la circondò con una siepe, vi scavò un frantoio, vi costruì una torre, poi l’affidò a dei vignaioli e se ne andò. Quando fu il tempo dei frutti, mandò i suoi servi da quei vignaioli a ritirare il raccolto. Ma quei vignaioli presero i servi e uno lo bastonarono, l’altro lo uccisero, l’altro lo lapidarono. Di nuovo mandò altri servi più numerosi dei primi, ma quelli si comportarono nello stesso modo. Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: Avranno rispetto di mio figlio! Ma quei vignaioli, visto il figlio, dissero tra sé: Costui è l’erede; venite, uccidiamolo, e avremo noi l’eredità. E, presolo, lo cacciarono fuori della vigna e l’uccisero. Quando dunque verrà il padrone della vigna che farà a quei vignaioli?». Gli rispondono: «Farà morire miseramente quei malvagi e darà la vigna ad altri vignaioli che gli consegneranno i frutti a suo tempo». E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:

La pietra che i costruttori hanno scartata
è diventata testata d’angolo;
dal Signore è stato fatto questo
ed è mirabile agli occhi nostri?
Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare. Chi cadrà sopra questa pietra sarà sfracellato; e qualora essa cada su qualcuno, lo stritolerà». »

Dal Vangelo secondo Marco (12, 1-11)

« Gesù si mise a parlare loro in parabole: «Un uomo piantò una vigna, vi pose attorno una siepe, scavò un torchio, costruì una torre, poi la diede in affitto a dei vignaioli e se ne andò lontano. A suo tempo inviò un servo a ritirare da quei vignaioli i frutti della vigna. Ma essi, afferratolo, lo bastonarono e lo rimandarono a mani vuote. Inviò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo coprirono di insulti. Ne inviò ancora un altro, e questo lo uccisero; e di molti altri, che egli ancora mandò, alcuni li bastonarono, altri li uccisero. Aveva ancora uno, il figlio prediletto: lo inviò loro per ultimo, dicendo: Avranno rispetto per mio figlio! Ma quei vignaioli dissero tra di loro: Questi è l’erede; su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra. E afferratolo, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e sterminerà quei vignaioli e darà la vigna ad altri. Non avete forse letto questa Scrittura:

La pietra che i costruttori hanno scartata
è diventata testata d’angolo;
dal Signore è stato fatto questo
ed è mirabile agli occhi nostri?» »

Dal Vangelo secondo Luca (20, 9-18)

« Poi cominciò a dire al popolo questa parabola: «Un uomo piantò una vigna, l’affidò a dei coltivatori e se ne andò lontano per molto tempo. A suo tempo, mandò un servo da quei coltivatori perché gli dessero una parte del raccolto della vigna. Ma i coltivatori lo percossero e lo rimandarono a mani vuote. Mandò un altro servo, ma essi percossero anche questo, lo insultarono e lo rimandarono a mani vuote. Ne mandò ancora un terzo, ma anche questo lo ferirono e lo cacciarono. Disse allora il padrone della vigna: Che devo fare? Manderò il mio unico figlio; forse di lui avranno rispetto. Quando lo videro, i coltivatori discutevano fra loro dicendo: Costui è l’erede. Uccidiamolo e così l’eredità sarà nostra. E lo cacciarono fuori della vigna e l’uccisero. Che cosa farà dunque a costoro il padrone della vigna? Verrà e manderà a morte quei coltivatori, e affiderà ad altri la vigna». Ma essi, udito ciò, esclamarono: «Non sia mai!». Allora egli si volse verso di loro e disse: «Che cos’è dunque ciò che è scritto:

La pietra che i costruttori hanno scartata,
è diventata testata d’angolo?
Chiunque cadrà su quella pietra si sfracellerà e a chi cadrà addosso, lo stritolerà». »

Interpretazione

Nell’Antico Testamento la vigna e il fico rappresentano il popolo di Israele. I grappoli d’uva (gli uomini giusti) sono il frutto desiderato dal padrone della vigna (Dio).

Nel nuovo testamento la vigna rappresenta il Regno di Dio, è tolta ai vignaioli e data ad altri. I profeti sono rappresentati dai servitori. Essi parlano a nome del padrone ma non li ascoltano, anzi sono percossi.

Il figlio è Gesù.

Bisogna notare che Matteo e Luca modificano la versione di Marco. Quest’ultimo scrisse che i vignaioli uccisero il figlio e poi lo gettarono fuori dal campo. Ma Matteo e Luca raccontano i due eventi invertendoli, perché la crocifissione di Gesù avvenne fuori città. Nei versetti successivi è ben spiegato che i vignaioli sono gli scribi e i farisei del tempo di Gesù.