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Padre Pio: il corpo del figlio spirituale Brunatto torna a San Giovanni Rotondo – [Comunicato Ufficiale]

Sabato 26 settembre San Giovanni Rotondo accoglierà il corpo di Emanuele Brunatto, figlio spirituale, appassionato difensore di Padre Pio e uomo di carità, deceduto a Roma nel 1965. La salma viene trasferita da Roma al cimitero di San Giovanni Rotondo a cento anni dall’incontro tra Brunatto e Padre Pio nella chiesa antica dei frati cappuccini di San Giovanni Rotondo (1920-2020). Emanuele Brunatto, un giovane di circa 28 anni, dopo un periodo di ‘dolce vita’ vissuto come attore, cantante, impresario di moda, a Napoli, Palermo, Torino, si sente un uomo finito, ma emerge dalla disperazione ricordando di aver letto su un giornale napoletano nel 1919 la notizia del frate cappuccino stigmatizzato del Gargano, consolatore e taumaturgo: “Il pensiero di Padre Pio veniva incessante alla memoria – ricorderà in seguito – avrei voluto andarlo a vedere ma non avevo i soldi per il viaggio…”.

In un giorno di primavera del 1920 Emanuele Brunatto piomba a San Giovanni Rotondo sentendosi il ”peccatore numero uno”, come egli stesso si definisce. Viaggia su un treno diretto a Foggia, ma per errore scende a San Severo, a circa 40 km da San Giovanni Rotondo, senza denaro per affittare una vettura. Non gli resta che fare la strada a piedi. Dopo dieci ore di marcia, tra vallate deserte senza mai incontrare un’anima viva, giunge all’alba presso il Convento dei cappuccini di San Giovanni Rotondo. Entra nella chiesetta deserta e poi nella sacrestia, dove nota un frate seduto accanto a un inginocchiatoio che ascolta la confessione di un contadino. Bruscamente il religioso alza la testa e fulmina Brunatto con uno sguardo duro, esce dalla sacrestia e inizia a singhiozzare come un bimbo ferito.

Quando Brunatto ritorna nella sacrestia, il volto di quel frate è di una bellezza trascendente e raggiante di gioia. Senza una parola, gli fa segno di inginocchiarsi per iniziare la confessione. Così inizia la conversione di Brunatto e il suo rapporto di amicizia senza pari, il suo amore filiale verso Padre Pio. Da quel momento in poi diventa il suo fedele servitore, il suo “tuttofare”, fino a diventare il suo “appassionato” difensore. “U’ poliziotto”, come lo chiamava scherzosamente il Cappuccino stigmatizzato, sarà la sua spada e il suo scudo contro i suoi persecutori e calunniatori.

Emanuele Brunatto muore a Roma il 10 febbraio 1965, ma il suo desiderio è sempre stato di vivere accanto al suo Padre spirituale, esperienza già fatta come laico per circa cinque anni nel convento di San Giovanni Rotondo (1920-1925), quando dormiva nella cella n°6, accanto a quella di Padre Pio, faceva vita conventuale, rispettando quotidianamente tutti i ritmi della fraternità.

Sabato 26 settembre Brunatto ritorna da Padre Pio, nel luogo dove iniziò la sua conversione e verrà sepolto definitivamente nel Cimitero di San Giovanni Rotondo nella tomba, progettata dall’architetto Pio Gusso, con la partecipazione della pittrice Angela Ciccone, ubicata di fronte alla cappella dove riposano i genitori di Padre Pio, il fratello Michele, la sorella suor Pia, i suoi direttori spirituali, i padri Benedetto e Agostino da San Marco in Lamis, Maria Pyle e a pochi passi dalla sepoltura di Francesco Morcaldi, noto sindaco di Padre Pio e amico speciale di Emanuele, nello stesso sacro recinto che custodisce tanti altri figli spirituali del Santo.

L’arrivo del corpo di Emanuele Brunatto a San Giovanni Rotondo sarà anticipato da alcuni convegni organizzati l’11 e il 25 settembre a San Giovanni Rotondo, moderati da Stefano Campanella, direttore di Padre Pio Tv, e da Solène Todié, corrispondente europea del National Catholic Register. Il progetto del trasferimento del feretro è realizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale e con la fondazione ‘Casa Sollievo della Sofferenza’, dopo aver consultato i Frati Cappuccini di San Giovanni Rotondo. Il primo appuntamento è il convegno ‘Emanuele Brunatto, un pubblicano tra due santi: Don Orione e Padre Pio’, previsto per le 18 venerdì 11 settembre nel Salone Parrocchia ‘San Leonardo Abate’ in Piazza Padre Pio a San Giovanni Rotondo. Tra i relatori frate Marciano Morra, studioso di Padre Pio, don Flavio Peloso, Postulatore e storico, François Brunatto, figlio di Emanuele, Raffaele Augello, studioso di Emanuele Brunatto.

Il trasferimento del feretro dal Cimitero del Verano (Roma) all’obitorio della Casa Sollievo della Sofferenza è previsto per giovedì 24 settembre. Il giorno successivo alle 18 nella Sala Polivalente della Casa Riposo per Anziani di Via Ragazzi del ’99 a San Giovanni Rotondo si terrà l’altro convegno ‘Emanuele Brunatto: proiezioni video e foto. Testimonianze’. Interverranno frate Marciano Morra, studioso di Padre Pio, Francobaldo Chiocci, giornalista e biografo di Padre Pio ed Emanuele Brunatto, Luigi Pompilio, già sindaco di San Giovanni Rotondo, François Brunatto, figlio di Emanuele, Maurice Soustiel, figlio di famiglia ebrea salvata da E. Brunatto, Piernicola Dalla Zeta, cantautore.

L’arrivo del feretro è previsto per sabato 26 settembre alle 9 nella Chiesa antica del convento dei frati cappuccini. Alle 10 nel Santuario Santa Maria delle Grazie si terrà la Celebrazione Eucaristica, presieduta da frate Carlo Maria Laborde, Guardiano del Convento. Alle 11.30 il feretro sarà trasferito nel Cimitero di San Giovanni Rotondo con corteo in macchina che attraverserà corso Umberto I. L’arrivo è previsto per le 12. Seguiranno interventi e testimonianze e il rito di sepoltura. Il tutto moderato da Solène Tadié.

Il portavoce del comitato ‘Emanuele Brunatto’, Stefano De Bonis ringrazia il sindaco Michele Crisetti, l’arcivescovo Franco Moscone e il direttore generale Michele Giuliani di Casa Sollievo della Sofferenza, il Guardiano del Convento Carlo Laborde, il rettore del Santuario di San Pio da Pietrelcina Francesco Dileo e il ministro provinciale dei Frati Cappuccini Maurizio Placentino.

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