Giornata in memoria delle vittime del Covid. Card. Bassetti: il silenzio si fa preghiera
“Oggi vogliamo pregare per tutti coloro che sono stati strappati alla vita dal virus che da più di un anno sta flagellando l’Italia e il mondo intero. Oggi è il momento di fare silenzio e di rivolgere il nostro pensiero alle oltre centomila persone che non ce l’hanno fatta. Un silenzio che si fa preghiera e che apre alla speranza”. Lo afferma il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della CEI, in occasione della prima Giornata nazionale in memoria delle vittime di Covid.
“Oggi è l’occasione per fare memoria, perché chi non ha memoria non ha radici e viene sradicato da qualunque vento. La memoria è come un contenitore che dà senso profondo alla vita e da cui si può attingere. La preghiera diventa allora una cannella d’acqua fresca che sgorga da questo contenitore e si traduce in un dialogo con Dio”, sottolinea il Cardinale Presidente. “La gente – aggiunge – ha bisogno di pane, ma anche di lavoro, di solidarietà e di grazia perché senza grazia la vita non ha senso”.
“«C’è una primavera che si prepara in questo inverno apparente»”, ripeteva La Pira e anche noi, oggi, vogliamo pensare che sia così, certi che la morte non abbia l’ultima parola”, rileva il Cardinale Bassetti.
La Giornata nazionale istituita per conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone decedute a causa dell’epidemia di coronavirus viene celebrata nelle chiese che sono in Italia con liturgie e momenti dedicati. Nella sede della Conferenza Episcopale Italiana è stata issata la bandiera a mezz’asta.