Il conclave del 2025, il 76º strutturato nella forma stabilita dalla costituzione apostolica Ubi Periculum, è stato convocato a seguito della morte di papa Francesco, avvenuta il 21 aprile dello stesso anno. Si svolgerà nella Cappella Sistina a partire dal 7 maggio e l’elezione verrà annunciata dal cardinale protodiacono Dominique Mamberti.

L’elezione avverrà secondo le disposizioni contenute nella costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, promulgata da papa Giovanni Paolo II nel 1996, con le successive integrazioni emanate da papa Benedetto XVI. La costituzione Universi Dominici Gregis, mantiene le normative principali della costituzione apostolica Ubi Periculum del 1274.

Sede vacante

Con la morte del pontefice, la Sede Apostolica è vacante e la guida temporanea della Chiesa passa al cardinale camerlengo, incaricato di amministrare i beni della Santa Sede e sovrintendere ai preparativi del conclave. Tutti i capi dei dicasteri della Curia romana cessano automaticamente il loro incarico, ad eccezione del cardinale vicario per la diocesi di Roma e del camerlengo stesso.

Eventi pre-conclave

Congregazioni generali

Le congregazioni generali dei cardinali vengono convocate nei giorni successivi per preparare il conclave: esse costituiscono momenti di confronto, discernimento e riflessione sulla situazione globale della Chiesa, con l’obiettivo di orientare le scelte future.

Il diritto canonico prevede che le congregazioni generali, ovvero le riunioni quotidiane di tutti i cardinali indipendentemente dal loro status di elettori, abbiano inizio prima dell’arrivo a Roma di tutti i cardinali. Le riunioni iniziali sono incentrate sull’organizzazione logistica dei funerali del romano pontefice e del conclave, inclusi i preparativi materiali presso la Domus Sanctae Marthae e la Cappella Sistina. Le congregazioni successive, di solito dopo la settima, passano alla discussione sulle esigenze della Chiesa e del mondo e sulle questioni più importanti che la Curia romana deve affrontare. Queste ultime congregazioni generali sono dirette dalle riflessioni di due ecclesiastici “illustri e moralmente autorevoli” scelti dai cardinali. Ai cardinali viene anche data la possibilità di esprimere osservazioni formali sulle questioni inerenti alla vita della Chiesa. Queste assemblee consentono ai cardinali di conoscersi, poiché molti di loro non si sono mai incontrati prima; questo in modo particolare dopo il papato di Francesco, che ha nominato cardinali provenienti da numerosi paesi, alcuni dei quali in passato non ne avevano mai espressi, e che ha scelto di non tenere riunioni dei cardinali prima dei concistori papali.

Durante la prima congregazione generale, tenutasi martedì 22 aprile, i circa sessanta cardinali presenti hanno ascoltato la lettura della volontà di papa Francesco da parte del cardinale Kevin Joseph Farrell. La canonizzazione di Carlo Acutis, calendarizzata per il 27 aprile a Roma, è stata sospesa e i cardinali hanno confermato la data dei funerali pontifici. Durante questa riunione sono stati anche discussi gli aspetti logistici del funerale. Nonostante le congregazioni generali siano chiuse ai non cardinali, a suor Simona Brambilla, la prima donna a capo di un dicastero curiale, è stata accidentalmente inviata una e-mail standard che la invitava a partecipare.

La seconda congregazione generale si è riunita mercoledì 23 aprile, alla presenza di 103 cardinali. È stato approvato il programma per i novendiale, vale a dire i nove giorni di lutto per il papa defunto. Il cardinale Norberto Rivera Carrera ha dichiarato che le discussioni sono state per lo più di natura procedurale, poiché molti cardinali provenienti da tutto il mondo erano ancora in viaggio.

Giovedì 24 aprile si è riunita la terza congregazione generale, composta da 113 cardinali. Sono stati nominati i due predicatori del conclave, Donato Ogliari e Raniero Cantalamessa, e i cardinali hanno avviato un dialogo sulla Chiesa e sul mondo.

Venerdì 25 aprile, la quarta congregazione generale, alla presenza di 149 cardinali, ha trattato la presentazione del rito funebre per papa Francesco e lo status del cardinale Giovanni Angelo Becciu come elettore.

Lunedì 28 aprile, durante la quinta congregazione generale, alla presenza di 180 cardinali, è stato deciso che il conclave inizierà il 7 maggio.

La sesta congregazione generale, alla presenza di 183 cardinali, di cui 120 elettori, si è riunita martedì 29 aprile. Oltre al proseguo del dialogo sulla Chiesa e sul mondo, sono stati decisi ulteriori dettagli sullo svolgimento del conclave: la messa Pro eligendo Romano Pontefice si terrà alle ore 10 del 7 maggio nella basilica di San Pietro, e sarà presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del collegio cardinalizio. Successivamente i cardinali elettori si sposteranno nella Cappella Paolina da dove, alle 16:30, entreranno in processione nella Cappella Sistina per iniziare le operazioni di giuramento e voto. Viene anche comunicato che due cardinali elettori (senza specificarne il nome) non saranno presenti per motivi di salute: ciò porta gli elettori a 133, e di conseguenza il quorum scende a 89.

Il 30 aprile 2025, mercoledì, si è tenuta la settima congregazione generale. I cardinali hanno proseguito le discussioni sulle sfide attuali della Chiesa e sulle caratteristiche desiderate nel nuovo pontefice. Sono stati affrontati temi quali la crisi degli abusi, l’evangelizzazione, la sinodalità e il ruolo della Chiesa nel mondo contemporaneo. Inoltre, si è discusso della necessità di un pontefice capace di promuovere l’unità tra le diverse correnti ecclesiali e di continuare le riforme avviate da papa Francesco. I cardinali hanno espresso apprezzamento per la definitiva rinuncia alla partecipazione al conclave da parte del cardinale Giovanni Angelo Becciu, da questi espressa il giorno precedente “in obbedienza a papa Francesco”.

Ulteriori preparativi

Il 22 aprile, all’indomani della morte di papa Francesco, ai collaboratori del papa è stato chiesto di lasciare al più presto le loro stanze nella Domus Sanctae Marthae, così da consentire l’inizio dei preparativi per il conclave in quell’edificio. Questi includono l’installazione di barriere alle finestre per impedire i contatti con l’esterno, la bonifica da ogni dispositivo atto a comunicare con l’esterno, nonché l’approntamento di spazi per l’amministrazione del sacramento della Penitenza, la preghiera privata e i pasti.

Il 23 aprile, i Musei Vaticani hanno annunciato la chiusura della Cappella Sistina a partire da lunedì 28 aprile, per consentire i lavori di preparazione al conclave.

Il 2 maggio è stato montato dai vigili del fuoco il comignolo sul tetto della Cappella Sistina.

 

Fonte: Wikipedia